Rapporto mortalità Covid-19: i dati ISS

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L’Istituto Superiore della Sanità ha aggiornato il rapporto mortalità relativo al Covid-19. E lo ha fatto non solo fornendo report statistici riguardanti gli ultimi mesi di pandemia ma soffermandosi anche sui dati relativi al nostro primo anno alle prese col virus.

Quello che è emerso e che lascia spazio ad una breve ma profonda riflessione è che solo il 2,9% dei morti per Covid di fine febbraio 2020 sarebbe deceduto per causa diretta del virus. Stiamo parlando di poco più di 3500 persone. Il restante 87,1% figurerebbe come appartenente a categorie già in compromesse condizioni di salute, cioè soggetti affetti dalle due alle cinque malattie. Il 67,7% di questi avrebbe riportato tre complicanze in contemporanea.

Riassumerò con uno schema i dati espressi in percentuale circa le tipologie più comuni di patologie pregresse fatte registrare dai soggetti deceduti.

Ipertensione Arteriosa65,8%
Demenza23,5%
Diabete29,3%
Fibrillazione Atriale24,8%
Malattie ai polmoni17,4%
Cancro (negli ultimi 5 anni)16,3%
Scompenso cardiaco15,7%
Cardiopatia Ischemica28%
IctusPiù di 1 su 10
ObesitàPiù di 1 su 10

Senza voler entrare in maniera prolissa e stucchevole nel merito delle scelte governative che hanno scandito gli ultimi due anni riguardo obblighi, mascherine, distanziamenti, etc., a stupire è la differenza di approccio comunicativo nei confronti di questi dati. Durante la prima fase della pandemia, le conferenze stampa congiunte Stato-Iss miravano a sminuire la minaccia Covid per tutti i soggetti clinicamente sani, e a quanto pare i numeri sopra citati sembrerebbero dar ragione a questo approccio (anche se poi le scelte in termini di limitazioni hanno di fatto tradito la linea). Diverso, invece, l’atteggiamento in sede di campagna vaccinale. Vuoi salva la vita? Vaccinati! Non lo fai? Corri seriamente il rischio di morire! Eppure un soggetto sano non dovrebbe avere queste grandi percentuali di rischio. Perché nessuno ha mai fornito un dato che giustificasse l’urgenza di questa corsa al vaccino per coloro che non riportassero patologie pregresse? In virtù di quale bassissima percentuale statistica di rischio milioni di italiani hanno compiuto un vero e proprio atto di fede mettendo a repentaglio la propria incolumità?

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