I ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità ammettono le reazioni avverse

I RICERCATORI DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ AMMETTONO LE REAZIONI AVVERSE

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I ricercatori dell’ISS scrivono che bisognerebbe rivedere il rapporto rischi-benefici derivante dai sieri genici inoculati per ostacolare la diffusione del Covid-19.

La problematica è stata sollevata anche da premi Nobel e virologi di fama internazionale che, come sappiamo, non solo non sono stati ascoltati ma, in molte occasioni, addirittura derisi.

A dirlo sono gli stessi esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, i dottori Loredana Frasca, Giuseppe Iocone e Raffaella Palazzo che hanno pubblicato un articolo di cui riporterò, senza addentrarmi troppo in tecnicismi superflui, i concetti principali. Se vuoi puoi comunque leggerne il testo integrale cliccando qui.

L’articolo si concentra sul preoccupante dato relativo agli effetti avversi dei vaccini: miocarditi, pericarditi (soprattutto tra giovani e giovanissimi) e danni tissutali e organici causati dai farmaci ad RNA. 

Acquisiscono rilievo nell’elaborato il ruolo patogeno della proteina Spike e l’immunità naturale, con gli autori che insistono nel sottolineare che le somministrazioni ripetute, fino a 4-5 dosi ed oltre, non erano inizialmente incluse negli studi dei produttori dei vaccini. 

L’intensità e la frequenza degli effetti avversi, adesso, possono cambiare di fronte ad un’infezione che ha una mortalità paragonabile (anzi, inferiore) a quella dell’influenza. Lo studio si conclude sollevando più domande che risposte e invitando la comunità scientifica a maturare evidenze scientifiche con una maggiore consapevolezza.

Ma….

L’ISS ha preso le distanze dai suoi scienziati attraverso un duro comunicato stampa: “L’articolo riporta esclusivamente l’opinione personale degli autori e non rappresenta in alcun modo la posizione dell’istituto… è solo una rassegna parziale e arbitraria della letteratura, è stato inviato dai ricercatori alla rivista senza seguire la procedura di validazione scientifica richiesta dalle linee guida sull’integrità della ricerca dell’ISS a garanzia della qualità scientifica del lavoro pubblicato”.

Il Prof. Cosentino, revisore scientifico dello studio in questione, esterrefatto dal comunicato stampa, e si è pubblicamente posto queste domande:

  • Un ricercatore che effettua uno studio, basandosi evidentemente sui fatti, è davvero libero di poterlo effettuare?
  • Su quali basi l’ISS può contestare la ricerca effettuata?
  • Esiste una posizione ufficiale dell’ISS?

Mi spiego meglio…

Se l’ISS ha risposto con tanta veemenza prendendo le distanze da tale studio, ha in mano dati, evidenze e prove concrete del fatto che lo studio non sia stato correttamente eseguito?

Ha effettuato un proprio studio che può dimostrarlo?

Se io ti dicessi che peso 80kg tu, dubitando della mia affermazione, mi porteresti presso una bilancia, mi ci faresti salire sopra e mi dimostreresti che non è così, non trovi?

Ma se quella bilancia non me la porti, allora la tua rimarrebbe una considerazione non comprovata dai fatti. 

Screditare questo studio da parte dell’ISS sa tanto di “arrampicata sugli specchi”.

Io non so sinceramente che opinione ti sia fatto sulla questione, soprattutto ora che stai leggendo questo testo e stai venendo a conoscenza di cose che prima non potevi nemmeno immaginare…

Ma c’è da pensare che fino a ieri ci hanno detto di fidarci della scienza, senza specificare soltanto di quella che ritenuta affidabile da loro, ora che gli stessi ricercatori, alle prese con evidenze assolutamente non trascurabili, ci mettono in guardia informandoci di tutti questi effetti avversi, l’ISS come risponde?

Che le loro sono solo opinioni personali?

Da quando uno scienziato effettua studi su opinioni personali?

Ma soprattutto perché prima bisognava fidarsi ad occhi chiusi, di fronte ad un qualcosa di nuovo e mai visto, ed ora, con molti più dati a disposizione, questi studi vengono screditati e si preparano comunicati per prenderne le distanze?

Soprattutto senza portare uno straccio di studio o analisi controfattuale!

Il lavoro eseguito, in buona sostanza, afferma che esiste una vasta gamma di patologie, la cui genesi è su base autoimmune, che viene scatenata da questo tipo di vaccino. La stimolazione del sistema immunitario è anomala e produce risposte di tipo autoimmune più o meno gravi.

A questo punto, indipendentemente dalle conoscenze che hai e dal tuo pensiero, ti invito a condividere con me le seguenti riflessioni.

Come si può parlare di Libertà Scientifica quando chi ha sempre dichiarato di preoccuparsi per la nostra salute prende le distanze da uno studio portato avanti dai propri stessi membri, e invece che approfondire, monitorare, ed accendere i riflettori su questioni così importanti si dissocia, radia i medici che non si adeguano ai protocolli imposti (gli stessi che hanno provocato migliaia di vittime…), zittisce e/o ridicolizza chi fa ricerche per compiere passi avanti significativi per la nostra salute?

Del resto, ci sono centinaia di cose tutte ancora da chiarire, come l’impatto sulla fertilità, le possibili interferenze con i tumori, e le tantissime altre possibilità di implicazione…

I dati “effettivi” potremmo averli solo tra 10 o 20 anni!

Le Istituzioni che si dissociano da chi vuole analizzare i dati e la situazione attuale (tra l’altro non dimostrando il contrario) dimostrano chiaramente di voler difendere soltanto un’ideologia ed un pensiero unico non avvalorato da evidenze scientifiche ma da dogmi probabilmente imposti.

Cosa ti ricorda l’affermazione “Lo dice la Scienza”?

Bene, la scienza prevede, appunto, un confronto. Non esiste e non esisterà MAI una verità scientifica assoluta e immutabile!

Quello che oggi può essere o sembrare certo, domani potrebbe essere sconfessato da nuovi dati, nuovi studi…

In altre parole, se vogliamo concedere il beneficio del dubbio e la buona fede a professionisti che, parliamoci chiaro, non hanno azzeccato nulla sulla Pandemia, oggi, con tutti i dati a disposizione, non è più perdonabile continuare a dire inesattezze o contestare studi senza nemmeno motivare ma solo per partito preso. 

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