Obbligo vaccinale per i medici: una scelta controcorrente.

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Prendere posizione. Con cognizione di causa ed educazione, ma prendere posizione. Quanto fatto dal dottor Sandro Sanvenero, presidente dell’Albo degli Odontoaitri di La Spezia, va proprio in questa direzione.

I fatti: nella cornice dell’assemblea straordinaria dell’Albo tenutasi lo scorso 28 maggio, Sanvenero ha espresso la propria totale contrarietà nel comminare sospensioni per tutti i membri dell’Ordine contravvenenti le normative anticovid stilate dal ministro Speranza.  

Nessun obbligo vaccinale o di richiamo, dunque. Ma quali sono le motivazioni che il medico ha addotto per giustificare una presa di posizione così sovversiva?

A distanza di due anni i dati sanitari sul campo, pubblicati anche su riviste impattate, sono inequivocabili: la vaccinazione non mantiene gli obbiettivi che la normativa emergenziale aveva posto, poiché, indipendentemente dal numero di dosi ripetute, non permette di bloccare né la diffusione né la trasmissione dell’infezione. Constatare questo dato di fatto, ignorato nell’impianto normativo emergenziale soprattutto riguardo alla prescrizione di vaccinare i soggetti guariti, mi ha portato a una rottura con tale logica. Ricordo, in primis a me stesso, che il medico giura fedeltà non alle leggi, ma ai principi dell’etica medica che prevedono di prestare, in scienza e coscienza, la propria opera con diligenza, perizia e prudenza. Per tutto questo mi sono determinato a non avallare più, con la mia firma, nessun provvedimento di sospensione dall’Albo legata a tale normativa emergenziale.

Il dottor Sansevero non è nuovo ad esternazioni controcorrente. Lo scorso gennaio in seguito ai numerosi casi di pazienti rigettati dalle strutture sanitarie perchè sprovvisti di green pass, aveva alzato la voce reputando inaccettabile quanto disumano che l’accesso alle cure potesse essere subordinato al “possesso di attestazioni di qualsivoglia natura o che tale mancanza di attestato fosse derogabile solamente per situazioni indifferibili

È trascorso oltre un anno dallo start della campagna vaccinale, un anno in cui l’esperienza vissuta sulla nostra pelle confortata dai dati raccolti dalla comunità scientifica ci portano alla conclusione che i vaccini non garantiscono alcuna sicurezza e non pongono ostacolo alla trasmissione del virus. Eppure l’obbligo resiste. Era ora che qualcuno si facesse davvero sentire.

Libera scelta, sì, obbligo no. Nulla contro i vaccini che nel corso della storia hanno giocato un ruolo decisivo per la conservazione della specie, ma questi sieri con bassissimo/nullo storico in termini di sperimentazione si sono dimostrati non solo fallibili ma anche portatori di complicanze gravi e, in casi estremi, di morte.

Non giudico e non consiglio, mi limito solo a riportare dati ufficiali che possano farti analizzare i fatti partendo da una prospettiva più ampia.

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