Hai mai sentito parlare del dottor Andrea Stramezzi? Odontoiatra iscritto all’Ordine dei Medici di Milano, il dottor Stramezzi è recentemente finito nell’occhio del ciclone per essere stato radiato dall’albo dopo aver brevettato un’app tramite la quale forniva responsi medici a tutti coloro che intendessero servirsi di un suo consulto per la cura al Covid-19.
Una cura non convenzionale, almeno non secondo i parametri ufficiali (ricordi la celebre tachipirina e vigile attesa di speranziana memoria?), ma efficace. Ne danno testimonianza gli oltre 6000 pazienti curati e guariti con la suddetta metodologia.
Lo scorso 11 giugno il dottor Stramezzi si è schierato su Twitter in difesa dell’ennesimo medico il cui nome è stato di recente sospeso dall’Ordine. Sto parlando del dottor Giuseppe Barbaro, cardiologo del Policlinico Umberto I di Roma. Il dottor Barbaro è reo di aver caldeggiato il ricorso a esami pre-vaccino per accertarsi, insieme ai suoi pazienti, di non correre alcun rischio in caso di vaccinazione. Di seguito il tweet di Stramezzi:
Il cardiologo ha denunciato i quattro medici della commissione dell’Ordine della Capitale responsabili della sua sospensione, accusandoli di corruzione, concussione e abuso d’ufficio. Il motivo?
Nel giorno in cui Barbaro avrebbe dovuto ricevere la sentenza del procedimento di sospensione a suo carico, uno dei consiglieri incaricati della delibera, la dott.ssa Di Fonso, ha registrato con un telefonino (un secondo dispositivo, con il primo che le era stato momentaneamente requisito) tutta una serie di minacce occorse al proprio indirizzo da attuare qualora non avesse votato per la sospensione di Barbaro.
La Di Fonso, infatti, aveva da subito palesato la propria intenzione di scagionare il cardiologo, proprio perché aveva valutato le procedure e la memoria difensiva del medico precise e convincenti sotto tutti i punti di vista.
Morale della favola?
Le registrazioni sono nelle mani della Procura, insieme alle denunce verso i consiglieri dell’Ordine presentate dai legali del dott. Barbaro e a quella per violenza privata sporta dalla dott.ssa Di Fonso. L’obiettivo è quello di perseguire lo scioglimento, con susseguente commissariamento, dell’Ordine dei Medici di Roma.