Composizione vaccini Covid-19 in tribunale: un passo verso la verità.

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Lo sto raccontando e documentando da un po’. Tutto quanto di anticostituzionale e dannoso per la salute si sia verificato con l’imposizione degli obblighi di somministrazione relativi ai vaccini Covid-19 sta inesorabilmente venendo a galla. Tutto lascia presagire che sia in arrivo un conto (presumibilmente molto salato) che qualcuno sarà presto chiamato a pagare. Oggi voglio parlarti di due casi simili che hanno coinvolto i tribunali di Trento e Pesaro.

Lo scorso 20 luglio il dottor Paolo Lisi, odontoiatra di Rovereto sospeso dall’attività clinica perché non vaccinato contro il Covid-19, ha presentato contro l’Asl locale e contro l’Ordine dei medici di Trento una richiesta di risarcimento danni. Fin qui nulla di nuovo, ti ho già parlato di casi simili in diversi miei precedenti articoli (https://www.malasanitarisarcimentofacile.it/2022/07/20/sospensione-revocata-dallordine-dei-medici-analisi-di-una-sentenza/ o https://www.malasanitarisarcimentofacile.it/2022/07/15/ordine-dei-medici-di-roma-nella-bufera-il-punto/). La novità è l’istanza presentata e accolta di analisi del vaccino m-RNA.

Il 29 luglio anche il tribunale di Pesaro ha ammesso la consulenza tecnica e il procedimento in analisi per il caso di un 50enne che, contratto il Covid-19, non ha alcuna intenzione di sottoporsi all’inoculazione di siero vaccinale per poter esercitare la libera professione.

Intervistata in merito, l’avvocatessa del caso, Nicoletta Morante, si è così espressa: «Grazie alla consulenza del dottore Raffaele Ansovini, marchigiano, il ricorrente, un libero professionista di Pesaro, ultra 50enne, già guarito da infezione Covid-19, ingiustamente (così sosteniamo) limitato nelle propria professione e libertà di circolazione, oltre che colpito da sanzione amministrativa per violazione dell’obbligo vaccinale, ha illustrato al Tribunale le proprie perplessità in ordine alla somministrazione di vaccini a m-RNA, chiedendo di accertare se corrisponde a buona scienza medica vaccinare i guariti. Volevamo capire se il consenso informato alla cui firma sarebbe obbligato sia compatibile con l’obbligatorietà, se siano presenti eccipienti ad uso non umano o dannosi per la salute o enzimi già ritrovati in analisi recentemente pubblicate in una rivista scientifica statunitense in calce alla relazione del dottor Ansovini, già redatta proprio per questo giudizio. Il Tribunale di Pesaro, accogliendo il ricorso, ha quindi disposto l’accertamento tecnico richiesto sull’analisi del contenuto dei vaccini a m-RNA».

Casi apripista. Si tratta di processi e sentenze che inevitabilmente influenzeranno quanto seguirà. Perché gli strascichi di questa estenuante pandemia si protrarranno ancora per molto nelle sedi della giustizia. Ed io sarò qui per raccontarlo.

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